La forma più comune del counseling filosofico è l’incontro individuale: un dialogo a due, della durata di circa un’ora, in cui il consulente accompagna la persona nell’esplorazione di un tema personale, di un dubbio o di un momento di crisi. Non si tratta di una terapia né di un coaching, ma di una conversazione strutturata che stimola la riflessione, il pensiero critico e la consapevolezza di sé. Il consulente non dà risposte, ma aiuta a formulare domande più profonde e a osservare con maggiore chiarezza le proprie convinzioni, i propri valori e le emozioni che li accompagnano. Questo percorso, che può articolarsi in 6–10 incontri, aiuta a sviluppare risorse interiori utili per affrontare dilemmi, scelte e relazioni.
In alcune situazioni, il percorso può includere momenti di biblioterapia filosofica, ovvero l’uso mirato di testi letterari o filosofici per introdurre una tematica esistenziale e stimolare la riflessione personale. Un racconto, una poesia, un saggio breve possono aprire lo sguardo su questioni universali come la libertà, la morte, la felicità o l’identità, creando risonanze interiori e nuovi significati. Il testo diventa così uno specchio, una lente o una miccia che innesca il pensiero. Non serve essere “esperti” di filosofia o di letteratura: è il dialogo con il consulente che aiuta a entrare nel testo e farlo risuonare nella propria esperienza di vita.
Oltre ai percorsi individuali, il counseling filosofico può svolgersi anche in formazioni di gruppo, con incontri tematici incentrati su concetti o temi esistenziali. Le pratiche filosofiche variano: dialoghi socratici, dibattiti per stimolare visioni del mondo contrapposte, laboratori sulle emozioni. L’obiettivo non è trovare risposte definitive, ma imparare a pensare insieme, ad ascoltare l’altro, a confrontarsi con rispetto e profondità. La varietà dei punti di vista arricchisce il percorso, stimolando la capacità di argomentare e di mettere in discussione le proprie certezze. In questo contesto, la filosofia torna a essere una pratica viva, collettiva e trasformativa.